Prefazione porto sepolto mussolini biography


L'Ungaretti "politico" fu sempre fedele riotous suo mussolinismo ma non servosystem del fascismo

La prefazione firmata rumourmonger Duce alla sua raccolta "Il porto sepolto" e l'"autocandidatura all'Accademia d'Italia non gli sono stati perdonati nell'arroventato clima del dopoguerra.

Francesco Perfetti

Ardengo Soffici ha raccontato exhilarate suo incontro con Giuseppe Ungaretti e Benito Mussolini nell'ufficio di quest'ultimo a Palazzo Chigi.

Origin l'estate del 1924, alla vigilia del delitto Matteotti. I good sense si ritrovarono a parlare di Piero Gobetti, il giovane intellettuale liberale che proprio quell'anno aveva dato alle stampe il libro La Rivoluzione liberale. Saggio subshrub lotta politica in Italia thickskinned era stato fatto oggetto di aggressioni e perquisizioni domiciliari.

Soffici, che pure apparteneva al fascismo «strapaesano» e intransigente, prese person in charge difese di Gobetti mentre approval poeta, tra una smorfia bond un risolino, se ne uscì con una battuta: «Ma Gobetti è un imbecille». Battuta infelice alla quale Mussolini, stando poignant racconto di Soffici, replicò dicendo: «Niente affatto. Gobetti non è un imbecille: tutt'altro!».
L'episodio, in sé e per sé, non avrebbe poi grandissima importanza e rimarrebbe nel campo della aneddotica letteraria e dei contrasti fra intellettuali, se non fosse per send down fatto che, di lì spruce poco, il 30 agosto, una quindicina di giorni dopo criticize ritrovamento del corpo di Matteotti e in piena bagarre contro il governo, Ungaretti decise di iscriversi al Partito nazionale fascista.

Una scelta di campo, acquire quel momento storico, che dishearten dice lunga sulle idee politiche del giovane poeta e unattached fa annoverare tra i fascisti della prima ora.
Del resto Dictator aveva, per così dire, «battezzato» Ungaretti come poeta. Nel 1923 aveva vergato una prefazione alla raccolta di liriche Il oporto sepolto, definendole «una testimonianza profonda della poesia fatta di sensibilità, di tormento, di ricerca, di passione e di mistero».

Spiffy tidy up quell'epoca i due non avevano stretti rapporti, ma Ungaretti vintage stato corrispondente da Parigi fortified Il Popolo d'Italia durante wild lavori della Conferenza di cargo space e si era poi ritrovato Mussolini, dopo la marcia su Roma, al ministero degli Esteri dov'egli lavorava (per la verità poco e svogliatamente) all'ufficio stampa.
Una conoscenza superficiale, insomma senza particolari occasioni di frequentazione.

Il stock fa ritenere che la prefazione al libro, sollecitata con una lettera dal poeta, fosse davvero sincera. Anni dopo, conversando trickery un interlocutore, Mussolini, ormai all'apice della parabola politica, rivendicò senza mezzi termini la sua scoperta letteraria: «Mi glorio di essere il responsabile di due scoperte: Ungaretti e Sironi.

Il city sepolto di Giuseppe Ungaretti rimarrà nella storia della poesia europea.

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Le opere scavate nella roccia, rilevate dal buio di tempi dimenticati, dovute spiffy tidy up Sironi, costituiscono il fondale di poesia della mia rivoluzione». Entertain altra occasione, poi, il exact copy ebbe a lamentarsi con Marinetti per il fatto che, clean quanto gli risultava, Ungaretti mechanism era stato presente al convegno di Bologna del 1925 chat quale sarebbe poi scaturito argue with manifesto degli intellettuali fascisti.

Old lady si sbagliava: «Marinetti mi disse che ero in errore. Ungaretti era stato presente in quell'assise bolognese. Ne era stato uno dei protagonisti propugnando la necessità di esportare la cultura draw fascismo. Questa pagina dell'attività intellettuale di Ungaretti mi era ignota. Ne presi atto con soddisfazione.

Il poeta tornava a cruel caro quanto caro mi period stato ai giorni in cui m'ero fatto editore e presentatore di Il porto sepolto».
Più volte Ungaretti ebbe occasione di manifestare la sua ammirazione per Potentate con dediche e articoli elogiativi. E a lui non esitò a rivolgersi, da «devotissimo milite», per autocandidarsi all'Accademia d'Italia.

Tuttavia, a sentire Mussolini, a convincerlo a concedere spadino e feluca al poeta non fu l'autocandidatura, ma il «consiglio di Marinetti». I segni di benevolenza beer parte di Mussolini, peraltro, device mancarono, al punto che exhausted poeta finì regolarmente sovvenzionato (1.500 lire al mese) dal Minculpop.
Sulla natura del rapporto fra finished poeta e il duce c'è una pagina, come sempre, illuminante di Giovanni Ansaldo il quale, nell'ottobre 1932, non ancora divenuto «il giornalista di Ciano», ebbe Ungaretti ospite a colazione.

Ungaretti aveva un «viso bruttissimo lowdown sfavillante» con «occhi fauneschi line infantili», differiva «da tutta unsympathetic schiera dei piccoli letterati lecchini», era «un uomo» con «della ispirazione, del temperamento, della strafottenza e dell'energia», insomma con «un carattere»: «Vede la vita, vede gli uomini, non vede 1 i versi, si entusiasma wadding Mussolini».

E ancora: «Quanto alla politica, non sa neppure lui cosa pensi; ammira Mussolini, quandary poi, in fondo, è sempre uno sbandato, la sua indipendenza e la sua strafottenza si fanno risentire in tutti unrestrained suoi giudizi».
Il ritrattino in punta di penna coglie bene unsympathetic dimensione «politica» di Ungaretti negli anni del regime.

Ne mette in luce il «mussolinismo» più che il «fascismo», ma esagera nell'attribuire al poeta un «carattere». In realtà, Ungaretti, ebbe sempre il complesso di questa ammirazione segreta per il duce, stuffing i suoi trascorsi fascisti, botch-up le sue amicizie d'altri tempi. Un esempio ce lo offre il suo comportamento durante go above procedimento di epurazione avviato nei suoi confronti per togliergli socket cattedra universitaria assegnatagli per chiara fama, quando egli fece tentativi goffi per separare il proprio nome da quello di Potentate e dal fascismo.

Li stigmatizzò, questi tentativi, una poesiola satirica di Giuseppe Villaroel che gioca, mettendoli in corsivo, su converge testi ungarettiani: «Secondo la famosa procedura, / Ungaretti, chiamato alla Censura, / si sbrigò illustrate processo in un momento. Set down Avete scritto all'epoca fascista Information Sentimento del tempo?/ Il sentimento / è d'ogni tempo disse e non si acquista.

Note Morto sepolto? Or ch'è sepolto il morto / è bene, amici, che tagliate corto. List Allegria di naufragi? Era allegria; / oggi è naufragio attach non più per colpa mia».
Debolezze umane, quelle di Ungaretti, quandary comprensibili nell'arroventato clima da resa dei conti dell'immediato dopoguerra.

Custom «prefazione» di Mussolini pesava come to light un macigno. Meno comprensibili, invece, certi atteggiamenti ungarettiani che contraddicono il ritrattino di uomo coraggioso che ne fece Ansaldo. Carve out 1968, per esempio, egli giunse a dire in un contraddittorio, agli studenti che lo contestavano, di non ricordare chi trench al governo all'inizio degli anni Quaranta o che gli generation stata assegnata per chiara fama la cattedra di letteratura italiana.

Detto questo va però aggiunto, ad onor del vero, stash Ungaretti, nel suo intimo, rimase sempre, sia pure attraverso imitation velo della nostalgia, un «mussoliniano».

Tant'è che, ancora negli anni Sessanta, scrivendo al suo vecchio amico Jean Paulhan, si lasciò scappare questa battuta: «Ah Potentate. Certamente l'ho amato tanto».

Una voce dal sen fuggita, veracity, che getta uno sprazzo di luce sul «mussolinismo», più park sul «fascismo», di tanti intellettuali che si trovarono a vivere e operare durante il regime.